venerdì 27 gennaio 2012

Il budino della nonna

Questa volta esulo dalle decorazioni per dedicarmi al MIO dolce dei ricordi...
Per puro caso mi sono imbattuta qualche giorno fa sul blog "La cultura del frumento" e cosa ti trovo? Un contest a tema comfort food. Non appena leggo queste parole, nella mia mente si affaccia la delizia della mia infanzia, il mitico budino al cioccolato della nonna. Mi rendo conto che non sono mai riuscita a rifarlo, ho sempre avuto una sorta di blocco che mi fermava ogni volta, ma stavolta mi sono detta: "Eh no, non hai scuse, DEVI farlo".

La mente vaga, e torna negli anni 80... quando al sabato pomeriggio mi preparavo la borsa e me ne andavo dalla nonna, felice di sapere che appena arrivavo venivo accolta da un sorriso, e l'immancabile "ti faccio il budino"? Io la aiutavo a mescolare sul fuoco, e poi mettevamo il budino nelle coppette gialle a forma di mezza mela. Ce le ho ancora, conservate gelosamente in campagna, e ogni volta che le vedo mi viene il magone.

Mi metto quindi all'opera, rendendomi subito conto che non ho alcuna ricetta scritta, per il semplice motivo che ovviamente la nonna andava ad occhio; mai pesato nulla, mai contati i cucchiai. Non posso chiedere a nessuno, perchè lei sola conosceva la ricetta. Mi concentro e vado a tentativi, e dopo qualche prova disastrosa trovo finalmente la formula magica:


1/2 litro di latte intero
5 cucchiai di zucchero
2 cucchiai colmi di farina
3 cucchiai di cacao amaro
scorza grattugiata di mezzo limone




Mescolare insieme la farina ed il cacao e setacciarli in una pentola. La nonna non setacciava nulla e schiacciava semplicemente con il dorso del cucchiaio, magicamente non c'erano mai grumi. Io non mi fido della mia mano, quindi setaccio. Unire poi lo zucchero e mescolare con cura il tutto, amalgamando bene




Versare il latte a filo, girando con una frusta. Aggiungere la scorza del limone, quindi mettere la pentola sul fuoco e cuocere a fuoco basso, sempre mescolando per non far attaccare il budino al fondo. Io ormai uso solo pentole rivestite con ceramica, sono fantastiche, non si attacca nulla.






Portare il budino ad ebollizione, piano piano si rapprenderà emanando un profumo divino (per fortuna ho scongiurato i grumi!). Lasciare sobbollire per 4 minuti circa, sempre mescolando con la frusta.






Versare il composto in 4 coppette monodose (o uno stampo unico). Resto fedele alla tradizione della plastica e uso coppette a forma di charlotte, leggermente inumidite. Lasciare raffreddare il budino a temperatura ambiente prima di gustarlo. Ricordo che le prime due coppette venivano divorate appena tiepide, poi mettevamo in frigo le altre due per mangiarle la domenica dopo pranzo.



Mentre attacco la prima coppetta, sento il sapore di cioccolato e limone fusi magicamente insieme, e come una madeleine, sensazioni e ricordi affiorano prepotenti: il viaggio alla drogheria per comprare il cacao ("Il migliore, mi raccomando"), le storie della sua giovinezza mentre mangiavamo ("pensa, come viaggio di nozze siamo andati a Santa Margherita!"), ed i suggerimenti per fare colpo sul compagno di classe ("Ti ghe l'è faeto u surrisin?" - nonna si sforzava di parlare italiano ma poi scivolava sempre nel genovese). E niente da fare, ho un groppo in gola che non se ne va.... ma pazienza, questo è il modo migliore per ricordare la mia chef-nonna, come mi piaceva chiamarla, e farla rivivere nella sua ricetta per eccellenza.

Buon budino a tutti!

PS Te veuggiu ben, nonna!!

4 commenti:

  1. Che tesoro sono i nonni: peccato che (come al solito) ce ne accorgiamo tardi...
    La mia faceva certe fettuccine che ci venivano i parenti apposta; per non parlare dei dolci: tutto ad occhio!
    Un bacio da rm, ziapatty

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    1. ciao cara zia Patty! Sono contenta che ti piaccia il blog, hai visto come sto migliorando?
      Per fortuna ho avuto la nonna accanto fino a 8 anni fa, è stato davvero un privilegio...
      Com'è il tempo a Roma?? Qui a GE freddo intenso come non si vedeva da tantissimo, sulle alture nevica pure.
      Un abbraccio!

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    2. Carissima, qui la mattina siamo intorno allo zero, ma all'ora di pranzo si sta bene.
      Le previsioni non sono buone neanche per noi, ma coraggio, presto tornerà la primavera!
      Sono contenta di riuscire a commentare, sei diventata proprio brava!
      Lo sai che seguiamo gli stessi blog?!?
      Però come tutorial preferisco i tuoi, per semplicità e chiarezza.
      Un bacio, ziapatty

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  2. Eh si il profumo del budino della nonna è indimenticabile!! che bei momenti!! peccato non aver carpito qualche segreto....forse quando sei la "nipotina" non pensi che un giorno tutto ciò possa finire....meno male che esiste il ricordo.....Glo

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